Dopo il primo duello televisivo tra Hilary Clinton e la sorpresa incarnata da Donald Trump, i verdetti dei sondaggisti che seguono passo passo l’umore degli elettori americani verso le elezioni USA 2016 sono stato unanimi: la candidata del partito democratico ha vinto il confronto televisivo, risultando più gradita a circa il 60% di chi ha seguito il dibattito tra i due contendenti che corrono per la successione di Barack Obama alla Casa Bianca.
Insomma, se i sondaggi d’opinione avessero valenza politica, Hilary Clinton sarebbe già presidente, ma la storia e i numeri insegnano come si debba prima di tutto attendere qualche giorno per capire l’effetto di un confronto televisivo sulla platea elettorale e come spesso, nel chiuso della cabina elettorale, le cose possano andare diversamente.
Si può quindi affermare che Hilary Clinton ha segnato un punto a suo favore, ma che la partita per arrivare alla Casa Bianca per Trump rimane aperta, perchè il tycoon è riuscito comunque a limitare i danni, pur dovendo rincorrere e pensare ad una strategia per primeggiare fin dal prossimo duello televisivo, il secondo dei tre previsti in questa campagna elettorale delle elezioni USA 2016 e secondo molti quello decisivo per portare dall’una o dall’altra parte la platea degli indecisi.
Tre aggettivi per il duello
Chi tra gli esperti di politica ha seguito il dibattito ha utilizzato tre aggettivi per descriverlo: interessante, spettacolare e non decisivo. Tuttavia una cosa appare chiara dopo il primo confronto tra i due candidati: Hilary Clinton è riuscita a dare di se stessa l’immagine della sicurezza di chi conosce molto bene la macchina amministrativa e politica americana, riuscendo ad apparire professionale e non indisponente.
Anche Trump può comunque ritenersi soddisfatto, visto che è riuscito a mettere da parte la sua indole da uomo di spettacolo e da palco e a vestire, abbastanza bene secondo gli esperti, l’abito del potenziale presidente. Il tycoon è riuscito a non lasciarsi tradire da quell’incontinenza verbale che ne ha segnato, per alcuni in positivo, per altri in negativo, la campagna elettorale.
I punti su cui Trump ha prevalso
Secondo gli analisti Trump ha segnato dei punti a proprio favore quando si è scagliato contro il trattato di libero scambio, voluto e firmato da Bill Clinton agli inizi degli anni ’90, oltre che nel momento in cui è riuscito a porre l’accento sull’inaridimento della forza industriale degli Stati Uniti, causata dalla delocalizzazione.
Il candidato repubblicano è apparso sicuro anche quando ha promesso di risolvere il problema terrorismo con il ripristino di legge ed ordine, secondo lui assenti in questi otto anni di presidenza Obama. Infine ha stupito gli analisti per come si è preparato sulla politica estera, da sempre suo punto debole: Trump è infatti riuscito a mettere la Clinton in difficoltà quando ha parlato del Medio Oriente come di una zona geo-politica in preda al caos a causa delle scelte di politica estera dell’amministrazione Obama.
I punti su cui Hilary Clinton ha prevalso
La candidata democratica alle elezioni Usa 2016 è riuscita invece a segnare dei punti a proprio favore relativamente a come risolvere i problemi sociali ed economici che affliggono l’America.
Il suo garantire un rialzo del salario minimo e una legge che dia modo a chiunque di avere un accesso gratuito all’istruzione universitaria sono stati recepiti positivamente da chi ha seguito il dibattito. Inoltre la Clinton è risultata assolutamente efficace nel focalizzare l’attenzione sulle pecche del suo avversario, ad esempio quando ha ricordato a tutti il rifiuto di Trump di rendere pubbliche le proprie dichiarazioni dei redditi o il suo esplicito appoggio alle politiche di Putin.
Cosa riserva il futuro della campagna elettorale
La campagna elettorale che porterà alle elezioni Usa 2016 è ancora lunga e i prossimi due confronti saranno fondamentali per entrambi i candidati: obiettivo di entrambi è convincere gli indecisi o coloro che al momento non si sono registrati per poter andare al voto a novembre.
Questo primo confronto ha visto prevalere Hilary Clinton, ma la storia delle elezioni americane insegna che fino all’ultimo giorno di campagna elettorale sono possibili ribaltoni e che quel che dicono i sondaggi deve poi trovare conferma nelle urne. Hilary Clinton ha vinto il primo match, ma Trump è riuscito a non andare al tappeto: la battaglia per la Casa Bianca non è ancora finita e vi saranno altri colpi bassi e sorprese.