Tatuaggio: moda o arte
Negli ultimi anni è aumentato sempre più esponenzialmente il numero delle persone che hanno deciso di tatuarsi un piccolo disegno sul corpo.
Ma questo processo è frutto della moda o del bisogno di esprimere qualche pensiero o altro ancora?
Sicuramente il tatuaggio è una delle forme più sentite dai giovani per comunicare qualcosa a chi li osserva, una sorta di diario degli eventi o emozioni più significative provate durante la propria vita.
Non può essere ricondotto tutto a sola moda del momento ma, almeno per quei prodotti eseguiti da professionisti, si può riconoscere una forma di arte davvero importate.
Pensate ai mille significati e vari simboli che possono essere tatuati sulla nostra pelle: che cosa fanno se non comunicare a chi li vede qualcosa di noi in modo artistico?
Vediamo allora di descrivere uno dei tatuaggi più amati di sempre, ovvero l’araba fenice.
Tatuaggio della fenice: che significato ha nelle varie culture
La Fenice è un animale mitologico e l’idea che esprime è quella di immortalità e resurrezione: esso, infatti, muore prendendo fuoco ma poi rinasce dalle sue stesse ceneri, in un processo continuo di immolazione e ricreazione.
Associata al fuoco e al sole, la fenice esprime regalità ed eleganza.
A seconda delle diverse culture, questo animale ha diverse specifiche connotazioni, tutte comunque portatrici dell’idea di rinascita.
Nel mondo cinese, la fenice è simbolo regale e utilizzato molto spesso per rappresentare l’Imperatrice.
Nell’ideologia cristiana, invece, è il simbolo di Cristo bruciato dalla Passione e poi risorto.
Nella cultura egiziana la fenice è il simbolo del re sole e dell’immortalità mentre nel mondo romano era sinonimo dell’Impero e della sua esistenza imperitura.
Proprio per via del suo significato, Federica Pellegrini, la famosa campionessa di nuoto, ha scelto di tatuarsi sul proprio corpo un’araba fenice: il significato è proprio quello di cadere e sapersi rialzare dalle proprie ceneri, ovvero contando interamente sulle proprie forze e senza dover ricorrere ad alcun aiuto esterno.