La tecnologia: qual è il suo ruolo nella scuola?
Le migliori scuole del mondo cercano d’innovarsi, andando di pari passo con la tecnologia per cercare delle soluzioni sempre nuove, in grado rispondere alle nuove sfide. Del resto, le esigenze dei liceali, ma anche degli alunni di scuole medie ed elementari, sono sempre tante.
Si spazia dal bisogno di scrivere su una lavagna, fino alla possibilità dell’insegnante di comunicare a una classe in maniera facile e veloce anche quando i piccoli stanno a casa. Inoltre grazie allo sviluppo della tecnologia nel mondo odierno è possibile controllare come vengono svolti i compiti, lasciare i libri in disparte, vedere lo svolgimento di un esame o di un compito in classe in tempo reale e così via. Le vie della tecnologia sono infinite, direbbe qualcuno.
E in un certo senso è davvero così. Senza, però, esagerare, in quanto secondo l’Ocse la tecnologia non solo fornisce dei validi strumenti per apprendere, ma anche, e soprattutto, distrae.
L’intelligenza d’utilizzo
La tecnologia può aiutare nei compiti di apprendimento soltanto se utilizzata con criterio e coscienza. Non si tratta di semplici dispositivi che si possono dare agli alunni in modo spregiudicato.
La tecnologia va controllata, perché è sempre un coltello a doppio taglio. Se utilizzata di sproposito, oppure troppo, può rendere difficile l’apprendimento, causando vari problemi agli alunni stessi. Inoltre ai dispositivi devono essere affiancati degli insegnati competenti su più ambiti, uno dei quali è proprio quello tecnologico. L’indagine sulla tecnologia a scuola è stata svolta a Pisa e ha mostrato come fornire agli alunni i dispositivi elettronici senza dar loro modo di apprendere, senza fornire altri strumenti oppure dargli la possibilità di utilizzarla più del dovuto sia un errore.
Perché il computer è in grado di distrarre. I ragazzi che utilizzano il computer moderatamente, per delle ricerche in classe, hanno dei risultati migliori di quelli che utilizzano il pc in maniera completamente libera. Secondo l’Ocse bisogna dare ai ragazzi l’accesso al computer fino a un massimo di due volte a settimana.
E altre tecnologie a scuola?
Il settore tecnologico è così vasto che si possono utilizzare vari dispositivi anche per attività diverse da quelle legate all’apprendimento. Per esempio per controllare le presenze e i ritardi.
Già in alcune scuole dell’Australia le presenze vengono controllare per mezzo di alcuni chip RFID. Questi vengono forniti agli alunni che li portano con sé. Non appena arrivano a scuola, dove è presente un campo elettromagnetico, i dispositivi vengono rilevati segnalando l’entrata nell’edificio dell’alunno. Nello stesso modo è possibile controllare anche le entrate del personale.
Tra le tecnologie più utilizzate per garantire la sicurezza a scuola spiccano i nuovi allarmi, targati III millennio. Senza dimenticarsi delle camere di sicurezza, che servono per monitorare il territorio. Per aumentare la relazione tra l’insegnante e l’alunno si fa un ampio utilizzo di altre tecnologie, come la comunicazione via web. In alcune scuole agli alunni viene fornita un’email per la comunicazione e i genitori possono controllare i voti dei propri piccoli su un’apposita pagina web.