La parola Crowdfunding è, in realtà, l’incrocio di due parole inglesi: crowd e funding.
Le due parole stanno a indicare rispettivamente folla e finanziamento e con l’unione delle due parole si arriva al concetto, che caratterizza questo sistema, del trovare fondi attraverso la folla.
Più precisamente con questo termine si descrive una modalità di microfinanziamento dal basso che si avvale dell’aiuto dei benefattori che scelgono di investire liberamente, ispirati dal progetto e dall’idea proposta, una parte dei loro capitali in maniera libera per sostenerlo e farlo crescere.
Crowdfunding startup
Il Crowdfunding rappresenta una delle principali fonti di finanziamento delle start up. Siamo davanti a una sorta di raccolta fondi dei giorni nostri e che, per raggiungere i propri obiettivi, sfrutta quello che è il mezzo più efficace della nostra epoca, ovvero il web.
Internet infatti è il posto ideale dove potersi pubblicizzare nei modi più diversi, dato la velocità con cui viaggiano le notizie e i contenuti più disparati.
Il metodo del Crowdfunding è cresciuto in maniera esponenziale negli ultimi anni, toccando delle cifre che erano impensabili fino a qualche tempo fa. Nel 2015 sarebbe stata raccolta una cifra di denaro di oltre 56 milioni di euro, mentre nell’anno precedente si erano toccati i 30 milioni.
La crescita è dovuta, soprattutto, all’evoluzione sempre più veloce dei mezzi come internet che permettono, sempre più velocemente, di stabilire connessioni tra gli angoli più remoti del globo.
Un ruolo sempre più importante, nella crescita di questo sistema di raccolta fondi, è svolta dai social network e dai social media che sono diventati, degli anni, vere e proprie piattaforme per presentare e pubblicizzare i propri progetti.
I social network e altre piattaforme danno modo di raggiungere, in modo capillare e molto veloce, un grande numero di imprenditori, piccoli e grandi investitori e artisti che possono diventare sostenitori e appoggiare la nostra iniziativa, pubblicizzandola a loro volta.
Tipi di Crowdfunding
Non esiste ovviamente un solo tipo di Crowdfunding, ma sono tanti i tipi di raccolta adatte a finanziare, al meglio, il proprio progetto.
Infatti bisogna anche tenere presente che nei vari paesi vigono diverse legislazioni in materia.
Ecco alcuni tipi di Crowdfunding:
- Reward
Il modello Reward prevede, nei confronti dell’investitore che finanzia il progetto, un premio o una ricompensa che può essere proporzionata al contributo offerto oppure solo simbolica e anche di importo minore alla donazione.
Rientrano nel Reward, oltre eventuali premi in denaro, anche i casi di “pre-selling” del prodotto o del servizio finanziato.
- Donation
In questo caso ci troviamo davanti alla classica donazione nella quale il donatore non ottiene niente in cambio.
Questo tipo di raccolta fondi è molto frequente per iniziative di carattere civile e sociale, soprattutto promosse da enti no profit e da associazioni che si muovono seguendo i principi della solidarietà.
- Lending
Il modello del lending permette la raccolta di fondi di denaro, attraverso una piattaforma online, che andrà successivamente a erogare prestiti ai mutuatari che ne faranno richiesta.
In questo caso quindi si gestiscono richieste di finanziamento e si mettono in contatto coloro che vogliono finanziare alcuni progetti e chi, al contrario, ha bisogno di quei fondi per dare vita alla propria idea.
L’attività di queste piattaforme è sottoposta alla normativa sul credito alla vigilanza della Banca d’Italia, essendo una forma di mediazione creditizia.
- Equity
Questo tipo di Crowdfunding permette agli investitori, dopo aver finanziato una parte di capitale, di ottenere la partecipazione alla compagnia finanziaria dell’impresa sostenuta.
In poche parole, l’investitore può partecipare al capitale di rischio del progetto e accedere al complesso di diritti patrimoniali e amministrativi che ne derivano (ottenendo ad esempio quote e azioni).