Conoscere le previsioni del tempo sta diventando sempre più importante, non solo per i raccolti o per la navigazione. La necessità di un’analisi meteo sempre più dettagliata, è dovuta all’importanza di conoscere in anticipo l’entità di una perturbazione, per prevenire i disastri ambientali e rispondere adeguatamente alle situazioni di emergenza.
Che cos’è la meteorologia
La meteorologia è quella scienza che studia i fenomeni naturali che caratterizzano l’atmosfera.
Negli ultimi decenni la tecnologia ha fatto passi da gigante. Migliorando affidabilità, puntualità e livello di dettaglio, oggi è possibile effettuare non solo previsioni del tempo più accurate ma anche una previsione meteo più complessa e completa, capace di dare vita ad analisi di lungo periodo.
I satelliti meteo sono i grandi alleati degli studiosi, poiché oltre ad immortalare i principali sistemi nuvolosi in movimento, grazie ad un sistema agli infrarossi, permettono di offrire l’evoluzione della situazione, anche nelle zone non (ancora) illuminate dal sole. Tali immagini vengono poi analizzate dall’istituto principale che si occupa di meteo satellitare, l’ARPAL.
Come si effettua un’analisi meteo
I satelliti che raccolgono i dati meteo sono di due tipi: quelli polari, che seguono cioè una rotta breve, sopra i Poli, e quelli geostazionari, posizionati al di sopra dell’Equatore. Entrambi offrono scatti ad alta risoluzione, aggiornati ogni 15 minuti, molto differenti tra loro, ma capaci insieme di dare una visione globale della situazione meteo di tutto il mondo.
Le foto ritraggono infatti l’andamento delle correnti, l’evoluzione delle aree di alta pressione, e il modificarsi delle perturbazioni. Attraverso di esse, i meteorologi danno vita a modelli matematici volti alla realizzazione delle carte barometriche, un altro strumento che consente di effettuare previsioni del tempo di breve, medio e lungo periodo.
Previsioni del tempo e previsione meteo
Esaminando gli scatti del satellite meteorologico, le carte barometriche e i modelli numerici previsionali, si ha la possibilità di individuare le zone di Bassa Pressione (indicate tipicamente con l’abbreviazione italiana B o inglese L, ovvero ‘low’) e quelle di Alta Pressione (indicate con la A o H). A questo punto, è possibile distinguere i fronti freddi e caldi, ovvero le linee tratteggiate Rosse e Blu e infine, con una serie di frecce di colore corrispondente, l’evoluzione dei fronti.
Questi elementi consentono di effettuare delle previsioni del tempo piuttosto accurate, con l’obiettivo di conoscere cosa succederà entro poche ore. Mentre grazie al canale IR (infrarosso), è possibile effettuare una previsione meteo, ovvero un’analisi delle condizioni globali.
L’importanza del canale visibile
L’infrarosso distingue le aree fotografate in più scure e meno scure. Le nubi caratterizzate da bianco abbacinante possono rappresentare cirri e cirrostrati, formazioni allungate, molto rade e fredde, ma possono rivelarsi anche delle masse spesse e alte, come i cumulonembi.
Un vero pericolo per i piloti, in quanto si sviluppano in condizioni di instabilità atmosferica e, per questo, possono dar luogo a temporali. Per distinguerle, i meteorologi necessitano dunque di confrontarsi anche con il canale visibile, dove i cirri appaiono pressocché invisibili.